I contenuti personali di questo weblog sono distribuiti con Licenza Creative Commons BY NC ND

Il tema dei voucher indebolisce la sinistra


Appare ormai del tutto evidente che il tema dei voucher sia stato fatto uscire dalla porta, ma ora lo si sta facendo rientrare dalla finestra. Un modo inelegante per non tenere conto di oltre 1 milione di cittadini che hanno firmato per un referendum fatto abortire per paura delle sue conseguenze politiche. Qui non si tratta della rilevanza o meno di sistemare il complesso tema del lavoro occasionale e renderlo visibile, qui si tratta di rispetto delle regole democratiche, del rapporto con i corpi intermedi di una società sempre più complessa. Qui si tratta di scegliere di essere ostaggio, nell'azione di governo e legislativa, della cronica emergenza oppure di avviare delle politiche del lavoro sensate in una logica di partecipata programmazione. Ed in questo contesto lo stesso Partito Democratico non sta esprimendo una lucida posizione, ma diversamente sta promuovendo una ulteriore prova di forza, che porterà all'ennesimo depotenziamento di tutta la sinistra italiana.

Luciano Cetrullo

Cologno ricorda la strage di Capaci a 25 anni dall'accaduto




Cologno Monzese questa mattina 21 maggio 2017 ha ricordato il XXV anniversario della strage di Capaci (23/05/1992).  Un momento di partecipazione collettiva, con la presenza di numerosi cittadini, intorno al tema della criminalità organizzata, con i rappresentanti delle istituzioni locali e delle associazioni maggiormente impegnate su questo fronte, come Libera Casa contro le mafie.  Dopo alcune toccanti letture, l'iniziativa si conclude, con l'intervento, tra gli altri, di David Gentili, Presidente della Commissione consiliare Antimafia del Comune di Milano e coordinatore metropolitano di Avviso Pubblico.


Di seguito alcune foto della manifestazione.










ESITI CONGRESSUALI E FUTURO DEL PARTITO E DELLA NAZIONE

L'esito del Congresso del PD ha confermato Matteo Renzi alla guida del Partito con circa il 70 % dei consensi.  Orlando ha raccolto un più che onorevole 20% ca dei consensi ed Emiliano il 10% ca.
Un risultato che riafferma la leadership di Renzi, ma che alza il livello di responsabilità nella conduzione ed organizzazione del partito stesso, in modo da arrestare probabili "emorragie" di soggetti appartenenti idealmente alla sinistra del partito.  Infatti, è notizia di alcuni giorni fa, la fuoriuscita di tre consiglieri regionali della Lombardia, tra cui il compagno Onorio Rosati, che si avviano a svolgere la loro azione politica nella fila di Articolo 1 MDP.
Sono momenti di assoluta riflessione e di riprogettazione di una azione politica che dovrà sempre di più essere orientata ai bisogni dei cittadini, delle persone, dell'interesse collettivo.
Una riflessione che deve partire anche dalla rivisitazione di alcune scelte governative prese nell'ambito del mondo del lavoro e dei processi di inserimento dei giovani; ma, sopratutto, di alcune scelte che dovranno essere prese in ordine al forte disagio ed alle fragilità sociali,  ad una equilibrata politica dei redditi e di ridistribuzione sociale della ricchezza, capace di contrastare la crescente povertà ed il tendenziale impoverimento anche delle classi intermedie.
(LC)

E la chiamano trasparenza e partecipazione

Da molti mesi ormai assistiamo allo spiacevole fatto che le registrazioni audio delle sedute consiliari non siano più disponibili per l'ascolto sul sito del Comune.
Questa situazione è stata più volte segnalata, ma vere e proprie risposte non sono mai state fornite.
Appare veramente difficile pensare che la seduta più recente sia quella del 26 luglio 2016!!!
Anche da queste, che possono apparire cose di poco conto, si vede la volontà o meno di trasparenza e condivisione di una amministrazione verso i cittadini.  


Il PD al bivio

Nel corso dei prossimi giorni si conoscerà il destino del Partito Democratico. L'ineluttabilità di un percorso che punta alle divisioni, alla scissione pare non venga minimamente accompagnato da un'opera di riflessione matura rispetto alle conseguenze negative che verrebbero a generarsi nel caso ciò accadesse.
Un turbinio di dichiarazioni, emozioni, considerazioni che da tutte le angolazioni stanno portando il Partito Democratico al disastro con "forza cieca di baleno" come diceva Guccini.  Il senso di responsabilità di tanti dirigenti importanti del partito pare sostituito da un nascente spirito irrazionale, che mortifica l'idea irredentista originaria alla base del Partito Democratico, quella cioè di includere le varie identità storiche, tra le altre, del comunismo italiano, del riformismo e del popolarismo democratico, in un processo di contaminazione prima e di fusione dopo.
Non voglio ricercare in questo momento colpe o responsabilità invito  soltanto a mettere da parte probabili atavici dissapori ed a riappropriarsi del senso di realtà rispetto alla conseguenza certa di relegare la sinistra ed i suoi valori ai margini della galassia politica italiana.   Ma questo d'altra parte non significa che il Partito democratico debba continuare a perseverare ulteriormente in alcuni errori, di seguito sinteticamente descritti:
- eccessiva idea leaderistica, che sfocia ai vari livelli in personalismi e culto mediatico della persona;
- sottovalutazione del tema della questione morale e della serietà e trasparenza di comportamenti dei soggetti che rappresentano il partito;
- eccessivo distanziamento dal mondo del lavoro, dalle fragilità sociali, dalle persone che nutrono aspettative di riscatto sociale, che combattono per i diritti primari. Una distanza traducibile in modo efficace con i termini "tutto per loro, ma niente con loro", quasi a voler sottolineare un'idea di sinistra "radical chic", elitaria e senza base.
- riformare completamente l'idea dell'avvicendamento generazionale, da considerarsi non in una modalità competitiva, ma secondo un percorso di avvicendamento rispettoso della storia e dell'esperienza umana di ciascuno.