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La necessità di riflettere ed agire per il rilancio del PD a Cologno Monzese


L'articolo sopra riportato de "la Gazzetta della Martesana", pubblicato sabato 21 novembre 2020 a firma del giornalista Fabio Ralli, fotografa in modo puntuale l'attuale situazione del Partito Democratico a Cologno Monzese, dopo la bruciante e storica sconfitta che ha ridotto i consensi al 13%.

Un partito il cui gruppo dirigente, bocciato per le discutibili scelte strategiche politiche messe in campo prima e durante la campagna elettorale, nell'ultima assemblea degli iscritti, ha cercato di riaccreditarsi facendo approvare una relazione molto edulcorata, con la quale si continua a non prendere atto delle ragioni della sconfitta ed a voler proseguire come se nulla fosse accaduto.

In questo senso sarà difficile per molti iscritti, anche esponenti di importanti sensibilità - da tempo in disaccordo per il modo di condurre l'azione politica e per il modo di interpretare anche i principi di democrazia interna e di rappresentanza - trovare su due piedi un'intesa capace di avvicinare le posizioni.  Infatti, al di là dei buoni propositi espressi più a parole che con i fatti, sta emergendo un diverso modo di interpretare l'avvio della necessaria fase di ristrutturazione e di rilancio del partito sul territorio: uno più orientato al recupero dei contatti con l'area moderata e metodologicamente orientato ad organizzare momenti tradizionali e per molti aspetti superati di coinvolgimento, mediante i c.d. tavoli tematici di lavoro, dal mero sapore didattico e convegnistico e l'altro orientato invece a recuperare i contatti in primis con il territorio e con tutti i cittadini, ma anche con le forze politiche di sinistra radicale, con quelle riformiste e progressiste, con il mondo ambientalista e con quello rappresentato dai corpi intermedi e dal civismo diffuso;  tutto ciò, mediante una ristrutturazione, una rifondazione totale del partito colognese, mediante l'organizzazione di una Conferenza di Organizzazione necessaria per rifare un "assetto e convergenza" al proprio interno e per aprire in modo ampio e pluralista il PD al tessuto cittadino ed alla condivisione di un percorso federativo di tutte le predette aree politiche.

Luciano Cetrullo - 22/11/2020

SALVIAMO L'ORSO MARSICANO

 SALVIAMO L'ORSO MARSICANO!

Quello che sta accadendo sta passando inosservato e la stessa notizia viene data dagli organi di informazione in modo edulcorato.
Ci troviamo di fronte all'ESTINZIONE dell'ORSO MARSICANO una specie autoctona dell'Italia centrale appenninica.
Le cause sono varie, ma quella che mi indigna maggiormente è leggere che di fronte a questa grave situazione non si adottino urgenti soluzioni di salvaguardia, ma al contrario si stanno per emanare provvedimenti in Regione Lazio finalizzati alla riduzione delle aree limitrofe a quelle protette del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.
Infatti, come spiega il Wwf nell'articolo giornalistico, un'altra minaccia mette ulteriormente a rischio la conservazione del plantigrado: la Regione Lazio ha recentemente approvato, con determina dirigenziale n. G08711 del 22.07.2020, l'istruttoria per la proposta ridurre l'area contigua del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise di oltre trecento ettari, che rischiano di diventare 800 se verranno accolte ulteriori richieste di alcuni comuni, e per di più con la recente norma regionale n. 1 del 27 febbraio 2020, ha esteso anche ai cacciatori non residenti nei comuni del Parco il diritto di caccia nell'Area contigua, in palese conflitto con la Legge quadro n. 394/91 sulle aree protette.
Ritengo tutto questo inaccettabile ed invito le autorità locali e regionali della Regione Lazio, in primis il Presidente Nicola Zingaretti
Nicola Zingaretti
#nicolazingaretti ad interrompere il procedimento e ad attivare azioni positive per la tutela di questo plantigrado simbolo del parco, dell'Abruzzo e dell'Italia intera. Non si può solo parlare di Ambiente, ma realizzare nel concreto quanto si afferma. (LC)

Prime valutazioni sulla sconfitta del PD

In basso l'articolo pubblicato sulla Gazzetta della Martesana di sabato 26 settembre 2020, che raccoglie le prime sommarie reazioni registrate sulla sconfitta elettorale del PD e della coalizione di centrosinistra in occasione delle recenti elezioni comunali.  Le considerazioni espresse dall'attuale segretario cittadino appaiono a mio avviso aliene e fuori da una visione spazio-temporale.  Affermare che il PD bloccato al 12,99% sia "un risultato non certo positivo, ma nemmeno tragico", mi sembra una considerazione distaccata dalla realtà, dall'evidenza dei numeri impietosi,  che risultano in controtendenza rispetto al generale rialzo dei consensi del PD in scala nazionale e territoriale. Rappresentano una sorta di ossimoro della serie "indietreggiamo con fermezza", che implicitamente indica la volontà di orientare l'analisi post-elettorale e, plausibilmente, anche quella di non voler aprire fino in fondo una seria riflessione sui motivi della storica sconfitta.



 

Luciano Cetrullo: La conclusione di 10 anni da Consigliere comunale



E così la decennale esperienza da Consigliere comunale si è conclusa.
Nei precedenti post ho spiegato ampiamente la mia scelta di non ricandidarmi in questa occasione per la stessa carica, ma tale scelta non significa che non svolgerò ancora una azione politica e sociale, per contribuire al miglioramento delle condizioni del territorio e dei miei concittadini, a cui va il mio sentito ringraziamento.   Ad Maiora.

Settembre 2020   -   Luciano Cetrullo 




In basso l'articolo pubblicato su La Gazzetta della Martesana di sabato 29 agosto 2020, che riprende la mia newsletter, con la quale spiego i motivi della scelta di non ricandidarmi alle prossime elezioni.